Dignità del Sacerdozio

Disciplina delle Sacre Ordinazioni

Per le ordinazioni si deve osservare:

Circa il tempo. La consacrazione episcopale deve farsi durante la Messa solenne di una domenica o della festa di un Apostolo. La collazione degli ordini maggiori deve essere fatta durante la Messa solenne del sabato delle Quattro Tempora, del sabato vigilia della Domenica di Passione o del Sabato Santo. La prima tonsura può essere fatta qualunque giorno ed in qualunque ora; gli ordini minori le domeniche e le feste di rito doppio, al mattino.

 

Circa il luogo. Le ordinazioni generali devono essere fatte nella chiesa cattedrale, pubblicamente, alla presenza dei canonici; o nella chiesa più degna, nel territorio della diocesi, alla presenza del clero locale. Le ordinazioni particolari possono essere fatte dal Vescovo in un’altra chiesa, anche nell’oratorio della sua casa episcopale, del seminario o di una casa religiosa. La tonsura e gli ordini minori possono essere conferiti negli oratori privati.

 

 

Sono richiesti alcuni giorni di esercizi spirituali: per gli ordini minori e tonsura tre giorni; per gli ordini maggiori sei giorni. Se però entro sei mesi si ricevessero più ordini maggiori, l’ordinario può ridurre gli esercizi per l’ordinazione al diaconato, ma non a meno di tre giorni. Per gli ordini maggiori sono richiesti la professione di fede e il giuramento antimodernista da emettersi davanti all’ordinario o a un suo delegato.

VERSO L’ALTARE

Il Sacerdozio, dice Dubosq, è una missione divina la cui eccelsa funzione è il sacrificio. L’Altare! Ecco la principale ragion d’essere del Sacerdote, il primo sogno che si affaccia all’anima del fanciullo. Ma il Sacrificio è qualcosa di sacro che deve essere offerto a Dio con tanta purezza, santità e amore, che la Chiesa non conferirà mai questa grande prerogativa ad anime non degne. Essa ha stabilito dunque un lungo tirocinio che esige dagli aspiranti al Sacerdozio che non arrivino a questa altezza se non gradatamente: poiché è Dio Che devono immolare sul nuovo Calvario.

 

Ora queste tappe che è necessario fare per raggiungere la cima sono tre:

  1. Urge scegliere e contrassegnare il soggetto capace di giungere alla cima. Ecco la tonsura.
  2. Si inizia poi il cammino verso l’Altare con il conferimento di quattro poteri somiglianti a quattro stazioni nella traversata della Chiesa: alla porta, al pulpito, alla credenza, ai piedi dell’Altare. Ecco gli ordini minori.
  3. Vien poi la salita dell’Altare piena di emozioni per le gravi responsabilità che si contraggono per il corpo e per l’anima. Sono tre soste in questa ascesa terribile: il Suddiaconato, il Diaconato e il Sacerdozio. Ecco i tre ordini maggiori.

LE ORDINAZIONI

Seguiamo devotamente le suggestive e commoventissime funzioni delle Sacre Ordinazioni.

Basta scorrere le parole del Pontificale: sono parole sapienti e materne della Chiesa; al tempo stesso sono istruzione, ammonimento e preghiera.

 

La Chiesa in questo significantissimo rito ha un linguaggio sublime e una solennità inarrivabili, pur essendo tutto sobrio e patetico insieme, poiché è sublime l’atto della trasformazione di un semplice fedele in un altro Gesù Cristo! È con questa funzione che viene perpetuato il Sacerdozio di Gesù Cristo, con questa funzione vengono deputati i pastori delle anime, i ministri di Cristo. Il Vescovo investito della divina autorità sceglie i nuovi apostoli, gli ordinandi, e come già fece Gesù, li manda per il mondo, rivestiti della potestà sacerdotale, a predicare, battezzare, ad alimentare le anime col Sacrificio Eucaristico, ad amministrare la divina misericordia col ministero della penitenza. Devozione ci vuole quindi e attenzione per comprendere il senso altissimo e la grandezza di quanto si compie nelle Sacre Ordinazioni.

 

Preliminari.

Gli ordinandi avendo sul braccio sinistro le insegne di cui verranno rivestiti, in ordine, si portano processionalmente al luogo stabilito. Attendono il Ve-scovo ordinante che, giungendo, farà breve adorazione al Santissimo, si recherà al trono o al faldistorio, ove reciterà le preghiere in preparazione alla Santa Messa.

Lavate le mani, indosserà gli abiti pontificali convenienti al tempo e darà inizio al Santo Sacrificio e alla Sacra Ordinazione.

 

INIZIAZIONE – LA PRIMA TONSURA

La tonsura non è un ordine, ma una cerimonia di istituzione ecclesiastica che costituisce chi la riceve nello stato clericale. Il chierico tonsurato porta l’abito ecclesiastico, rinuncia al mondo e si vota al servizio di Dio.

L’abito ecclesiastico dice la sua separazione dal mondo; nelle cerimonie ve-ste la cotta bianca, simbolo della purezza che dev’essere una delle regole della sua vita.

La corona (tonsura) che porta in capo è simbolo della corona di spine inflitta sul capo di Gesù, è simbolo della regalità o dominio sulle passioni; è anche simbolo della corona di gloria di cui sarà circondato in cielo se sarà sta-to fedele agli impegni assunti.

La candela accesa sta a significare la sua fede e carità ardenti.

 

(continua)