In questi ultimi giorni del ciclo liturgico torna fre-quente il pensiero delle sorti finali del regno di Dio. La Chiesa è un'altezza e un abisso. Chi non persevera sino alla fine, non dà alcun frutto. È un legno sterile, degno del fuoco. La nostra fede, come una geografia completa e precisa, va coestesa a tutto il Regno di Dio. L'infallibile aiuto di Dio sorregge il nostro cammino. Gesù, infatti, pone la firma ad ogni nostra preghiera. Inoltre, dopo che Dio, per salvarci è venuto dal cielo, non sarà più difficile dire ad un monte di scendere in mare, se ciò bisognasse per la nostra salvezza.
Cari amici e parrocchiani di Brusimpiano. A Tutti i parrocchiani di Maria nascente di Brusimpiano e ai cari amici Varese- Italia Pieno di gioia vorrei salutarvi e ringraziarvi per il sostegno di ogni giorno. Durante quest'estate avevo avuto l'intenzione di venire in Italia per un po' di vacanze ma non ho potuto. Non trovando bene chiudere la parrocchia e andare via sono rimasto ma fine agosto, un confretello è venuto per passare due settimane in parrocchia allora ho approfittato dell'occasione per andare in Mali. Sono tornado venerdì scorso.
Tornando con il bus abbiamo visto i terroristi in Burkina Faso. Hanno ispezionato tutti i passageri del bus. Dovevo nascondere la mia croce, togliere li colletto per non farmi rapire come mi aveva consigliato un polizioto. Lode a Dio che ci ha salvati. Ho visto come hanno distrutto tutta la regione di Nouna. Nouna è una diocesi in Burkina Faso che è diventato quasi un caos. Non si incontra un anima viva tranne i terroristi che ho visto.
Quest'esperienza fa riflettere molto al futuro della mia regione e della mia diocesi perché i terroristi sono già presenti e ogni giorno causano danni. Ci vuole un impegno di tutti per protegere la zona del peggio. Communione di preghiera.
Vorrei ringraziarvi e salutarvi di nuovo di cuore. Ho ricevuto l'aiuto che mi avete inviato per le opere parrocchiane. Servirà per sistemare un magazzino per conservare il mais in vista di lottare contro la carestia e per aiutare i ragazzi i cui genitori non hanno i mezzi per pagare la scuola. Vi porto sempre nel mio e nelle mie preghiere. Abbraccione. Visita la pagina di don Bunaventura
Nessuno vi inganni in alcun modo.
Un ciclo di conferenze che cerca di riportare alla luce la Verità. Una lettura cristiana perché reale dei fatti storici e contemporanei.
Ore 20.45 inizio conferenza
Per chi lo desidera:
Ore 17.00 S. Messa e Adorazione
Eucaristica (sempre a Brusimpiano)
Ore 19.00 Cena comunitaria
(sempre a Brusimpiano)
Per prenotazione 342 766 8013
L'incontro si terrà a:
Brusimpiano (VA)
Parrocchia di S. Maria Nascente
Sala sonferenze in via Roma 5
DALLA SINODALITÀ OLIGARCHICA A QUELLA DEMOCRATICA.
In apparenza, la rivoluzione sinodale della Chiesa permetterebbe all'episcopato di aumentare la propria indipendenza sia dalla monarchia pontificia che dalla oligarchia delle conferenze episcopali nazionali. In realtà, questo decentramento del governo ecclesiastico avvia un processo che, per propria interna coerenza, non può fermarsi al livello della classe episcopale ma deve proseguire coinvolgendo anche tutti gli altri livelli gerarchici al fine di riformarli in senso periferico e democratico.
Infatti, quello stesso meccanismo che sottrae il vescovo al controllo della curia pontificia, tuttavia lo sottopone al controllo del proprio sinodo diocesano, dapprima diventandone una sorta di massimo esperto nella pastorale, poi riducendosi a mero rappresentante delegato della sovranità popolare dei fedeli riuniti in assemblea sinodale. Inoltre, in nome dell'inclusione ecclesiale, il vescovo dovrà accettare che quest'assemblea comprenda come consulenti e collaboratori non solo dissidenti – come già oggi accade – ma anche scismatici, eretici e perfino atei, perché lo spirito democratico li riconosce come fratelli tutti e quindi impone all'autorità ecclesiastica di porsi in ascolto di tutti, di tener conto della loro opinione e di condividerne le esigenze.
Il moderno progressismo cerca di trasformare la Chiesa in una società democratica, nella quale la sovranità appartiene al popolo e la gerarchia ecclesiastica ne è solo la rappresentante eletta e delegata: una rappresentante temporanea, locale e settoriale. In questo modo la struttura ecclesiale è rovesciata: Chi sta in basso comandi e chi sta in alto obbedisca.
L'uomo deve trattare gli animali, creature di Dio, con benevolenza, evitando sia l'eccessivo amore nei loro confronti, sia il loro uso indiscriminato, soprattutto per sperimentazioni scientifiche effettuate al di fuori di limiti ragionevoli e con inutili sofferenze per gli animali stessi. (Compendio)
Terzo discorso della Montagna: i consigli evangelici che perfezionano la Legge.
Io non muto un iota della Legge. E chi l’ha data fra i fulmini del Sinai? L’Altissimo. Chi è l’Altissimo? Il Dio uno e trino. Da dove l’ha tratta? Dal suo Pensiero. Come l’ha data? Con la sua Parola. Perché l’ha data? Per il suo Amore. Vedete dunque che la Trinità era presente. Ed il Verbo, ubbidiente come sempre al Pensiero e all’Amore, parlò per il Pensiero e per l’Amore.
Potrei smentire Me stesso? Non potrei. Ma posso, poiché tutto Io posso, completare la Legge, farla divinamente completa, non quale la fecero gli uomini che durante i secoli non la fecero completa ma soltanto indecifrabile, inadempibile, sovrapponendo leggi e precetti, e precetti e leggi, tratti dal loro pensiero, secondo il loro utile, e gettando tutta questa macia a lapidare e soffocare, a sotterrare e sterilire la Legge santissima data da Dio. Può una pianta sopravvivere se la sommergono per sempre valanghe, macerie e innondazioni? No. La pianta muore. La Legge è morta in molti cuori, soffocata sotto le valanghe di troppe soprastrutture. Io sono venuto a levarle tutte e, disseppellita la Legge, risuscitata la Legge, ecco che Io la faccio non più legge ma regina. …
Guardatevi dai falsi profeti e dai dottori d’errore. Essi vengono a voi in veste d’agnelli e lupi rapaci sono, vengono in veste di santità e sono derisori di Dio, dicono di amare la verità e si pascono di menzogne. Studiateli prima di seguirli.
L’uomo ha la lingua e con questa parla, ha gli occhi e con questi guarda, ha le mani e con esse accenna. Ma ha un’altra cosa che testimonia con più verità del suo vero essere: ha i suoi atti. E che volete che sia un paio di mani congiunte in preghiera se poi l’uomo è ladro e fornicatore? … Io non vi dico: “Uccidete i falsi profeti e gli ipocriti fedeli”. Anzi vi dico: “Lasciatene a Dio il compito”. Ma vi dico: “Fate attenzione, scostatevene per non intossicarvi dei loro succhi”. Per leggere l'intero capitolo clicca qui: www.valtortamaria.com
I Sacramentali sono moltissimi; e seguendo la generica distinzione usata dal Diritto Canonico, si possono ridurre a due grandi categorie. Sacramentali permanenti, ossia cose benedette o consacrate, e Sacramentali transeunti o azioni, alle quali si annettono grazie speciali per ordinazione della Chiesa. La maggior parte dei Sacramentali si riduce a questa seconda categoria, che si può dividere in quattro classi:
Con questo mese vorrei iniziare, anche se sarebbe più appropriato dire recuperare, un’importante tradizione delle nostre parrocchie: l’Ufficiatura per i defunti Come insegna il catechismo è cosa preziosa suffragare per le anime dei cari morti, affinché abbia ad abbreviarsi la loro permanenza tra le fiamme dolorose e purificatrici del Purgatorio. Anime che, una volta giunte nel Santo Paradiso, ricambieranno intercedendo per noi. Dunque ogni primo lunedì del mese, salvo feste che suggeriscano una traslazione, la Santa Messa, con il relativo Ufficio dei defunti, sarà per tutte le anime purganti, in special modo per coloro che vorrete ricordare attraverso l’offerta della vostra presenza orante e munifica. Chi avesse desiderio di ricordare uno o più defunti in particolare, comunichi i nominativi per tempo in sacrestia. Dio ve ne renderà merito.
La pratica della celebrazione delle SS. Messe Gregoriane si tratta della celebrazione ininterrotta di 30 SS. Messe a suffragio di un'Anima del Purgatorio. La pia pratica è nata così:
Un monaco del Convento di S. Gregorio Magno aveva accettato, senza il consenso del superiore, tre scudi d'oro da un suo beneficato (mancanza gravissima contro il voto di povertà, professato dai monaci). Deceduto il monaco poco tempo dopo, S. Gregorio, per dare una lezione esemplare a tutta la Comunità monastica lo fece seppellire fuori del Cimitero comune, gettando nella sua fossa i tre scudi d'oro. Qualche tempo dopo, preso da compassione, chiamò l'economo del monastero e gli disse: «Il nostro confratello è tormentato dalle pene del Purgatorio: incomincia subito per lui la celebrazione di 30 SS. Messe, senza interromperla».
Il monaco ubbidì; ma, per le troppe occupazioni, non pensò a contare i giorni. Una notte, gli apparve il monaco defunto e gli disse che se ne andava al Cielo, libero dalle sue pene. Si contò allora il numero delle SS. Messe celebrate in suo suffragio e si trovò che erano precisamente 30. D'allora invalse l'uso di far celebrare 30 SS. Messe per i Defunti, dette appunto Gregoriane dal nome di S. Gregorio: uso che è tuttora in vigore nei monasteri benedettini e trappisti e che Dio con molte rivelazioni ha fatto conoscere essergli molto gradito (Dialoghi, IV, 10).
«Delle preghiere della terra, in Purgatorio si riceve solo quel tanto che Dio vuole che ciascun'anima riceva secondo le disposizioni meritate. E' un dolore aggiunto per queste povere Anime il vedere che le preghiere per la loro liberazione, vengono applicate a chi ne è più degno. Il sollievo di ciascun'anima è proporzionato al suo merito» (Manoscritto del Purgatorio).
Tanti saluti dal caro amico e fratello don Bonaventura. Cliccando qui puoi vedere altre foto e aggiornamenti. Se vuoi partecipare alla raccolta di aiuti economici chiedi al don o al tuo riferimento in parrocchia!
La MATERIA della Confessione differisce da quella degli altri Sacramenti soprattutto perché mentre negli altri è qualche cosa di materiale e sensibile, nella Penitenza sono materia gli atti stessi del penitente, cioè la contrizione, la confessione e la soddisfazione. Si deve distinguere la materia: prossima, remota, necessaria, libera.
Materia remota e necessaria del Sacramento della Penitenza sono i peccati mortali commessi dopo il Battesimo e non ancora rimessi direttamente per mezzo del Sacramento della Penitenza.
Materia remota, ma libera sono i peccati veniali non ancora rimessi per la potestà delle chiavi, come pure tutti i peccati mortali o veniali già prima direttamente rimessi. Questi peccati non sono obbligatori da confessarsi, ma sono sufficienti per ottenere la assoluzione. I tre atti del penitente, cioè la contrizione, la confessione e la soddisfazione sono materia prossima del Sacramento della Penitenza.
La FORMA della Penitenza sono le parole con le quali il Sacerdote confessore per l’autorità di Dio rimette i peccati al penitente. Leggi di più
Il Papa ricorda che la pratica di inginocchiarsi e ricevere la Particola sulla lingua ha a suo favore secoli di tradizione ed è segno di adorazione particolarmente espressivo. Per questo è bene riceverla così.
Che cosa è essenziale? Salvarsi l’anima! Sì, perché il corpo è comunque destinato a perire, l’anima invece vive in eterno, essendo spirituale e creata direttamente da Dio. Per questo è il nostro bene più prezioso, che va custodito con sapienza e che una volta condannata all’inferno dovrà patire per sempre.
Come si custodisce l’essenziale? Mettendolo al primo posto! Sì, altrimenti sono solo parole. Ciò vuol dire S. Messa e Sacramenti: quei mezzi ordinari con cui Dio ci sorregge e salva qui ed ora, quel toccarci efficace di Gesù Salvatore.
Amico e fratello sii dunque cristianamente sapiente, anche e soprattutto nell’ormai incipiente estate (che don Bosco, il grande Santo educatore, definiva senza mezzi termini vendemmia del demonio): specialmente se sei genitore o nonno aiuta ed educa figli e nipoti alla preghiera e al rispetto del precetto della Santa Messa festiva (altrimenti come potrai a settembre far riprendere il cammino di catechismo?!).
Padre Santo, Che attraverso il Tuo Figlio Gesù riversi senza misura il dono dello Spirito, custodisci questi Tuoi servi perché siano lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Maria, aurora di salvezza, guidi e sostenga il loro ministero. Amen.
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia: sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, o principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell'Inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. Amen.
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Mt 5,13-16
Verrà giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutandosi di dare ascolto alla verità per rivolgersi alle favole. S. Paolo - Seconda lettera a Timoteo