ANNUNCIAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA.

Gesù - Luce.

La divina Persona di Gesù è grande non solo per Se Stessa, ma anche per gli immensi confini della Sua opera salvatrice. In questa e nella prossima Domenica la Chiesa ce ne misura l'estensione descrivendoci l'universo del male nei suoi due terribili estremi: la nascita di peccato e la morte di castigo. Satana detiene la porta del mondo e per essa lo ha colmato di tenebre. Ogni anima che nasce è segnata col sigillo infernale del peccato originale (Prefazio). Ebbene, la redenzione di Gesù comincerà da questo punto. Il giogo d'ingresso sarà infranto; e un Battesimo di luce farà sparire il marchio tenebroso (Vangelo e Prefazio). Il battezzato, come il cieco nato, aprirà con meraviglia i suoi occhi al giorno chiaro e finalmente rivedrà il Volto del suo Dio. Oggi infatti la Chiesa, commossa, si prostra e Lo adora in quell'uomo che si chiama Gesù (Vangelo, Confrattorio e Transitorio).

Una sorgente nel deserto.

Con nostra sorpresa troviamo in Quaresima un'oasi natalizia. Nove mesi con oggi ci separano dal Santo Natale. E allora la Chiesa con l'odierna Liturgia accenna ai cristiani il tempo profondo e misterioso durante il quale il Divin Verbo fu nascosto nel seno immacolato di Maria. Questi mesi perciò sono un'unica festa, celebrata in pio silenzio, a memoria del grande Mistero. Così nell'anno sacro corrente è posto il seme di quello seguente. Anzi contemplando il ciclo liturgico in corso, attraverso il velo delicato di questa festa silenziosa di Maria, possiamo comprendere i segreti celesti che erano in cuore alla Madre di Dio. Se infatti nel paradiso terrestre di peccato si venne preparando la rovina, di cui poi ha sofferto tutto il mondo, in Maria invece, paradiso terrestre di grazia, si venne preparando la salvezza, di cui ora tutto il mondo gode. Così, mediante questa festa di Maria, ogni anno liturgico è frutto della salvezza venuta, e promessa di quella ventura.

La risurrezione di Lazzaro

 

Dice Gesù: «Avrei potuto intervenire in tempo per impedire la morte di Lazzaro. Ma non lo volli fare. Sapevo che questa risurrezione sarebbe stata un’arma a doppio taglio, perché avrebbe convertito i giudei di retto pensiero e reso sempre più astiosi quelli di pensiero non retto. Da questi, e sotto quest’ultimo colpo del mio potere, sarebbe venuta la mia sentenza di morte. Ma ero venuto per questo, e l’ora era ormai matura perché ciò si compisse. Avrei anche potuto accorrere subito. Ma avevo bisogno di persuadere, con la risurrezione da una putredine già avanzata, gli increduli più ostinati. E anche i miei apostoli che, destinati a portare la mia fede nel mondo, avevano bisogno di possedere una fede temprata da miracoli di prima grandezza.

Negli apostoli era tanta umanità. L’ho già detto[108]. Non era questo un ostacolo insormontabile, era anzi una logica conseguenza della loro condizione di uomini chiamati ad esser miei in età già adulta. Non si cambia una mentalità, una forma mentis dall’oggi al domani. Né Io, nella mia sapienza, volli scegliere ed educare dei bambini e crescerli secondo il mio pensiero per fare di essi i miei apostoli. Lo avrei potuto fare. Non lo volli fare, perché le anime non mi rimproverassero di aver sprezzato coloro che non sono innocenti e portassero a loro discolpa e scusante che Io pure avevo significato con la mia scelta che coloro che sono già formati non possono mutare. No. Tutto si può mutare, se si vuole. E infatti Io di pusillanimi, di rissosi, di usurai, di sensuali, di increduli feci dei martiri e dei santi, degli evangelizzatori del mondo. Solo colui che non volle non mutò. Per leggere l'intero capitolo clicca qui: www.valtortamaria.com


Preci litaniche o per la pace

Una parola sul prezioso cimelio delle preci litaniche o ireniche, che un tempo dovevano essere comuni a tutte le Messe dell'anno, ma che da noi sono state conservate, come tanti altri ricordi antichi, nella Quaresima.

Tali preci si dicono alle prime cinque domeniche di questo tempo sacro. Se ne ha un doppio formulario, che deve essere la riduzione di un altro più antico e più lungo, forse non estraneo neppure all'antica sinagoga. Più che preci si direbbero intenzioni di preghiere, che il popolo fa sue e attua coll'implorare all'annuncio di ciascuna di esse la divina pietà: Domine, miserere; Kyrie eleison. Tali intenzioni, modulate dal Diacono sull'ambone o al lato dell'Altare prima dell'Orazione sopra il popolo, hanno una forma di tale semplicità e risentono d'un sapore così spiccatamente arcaico, che si è tentati di identificarle con quelle stesse che l'Apostolo (1Timoteo 2,1) e Tertulliano attestavano farsi nella Chiesa primitiva, tanto più che non vi manca neppure il ricordo dei condannati alla pena “dei metalli”, che ricorre pure tra le indicazioni di Tertulliano, ma fu abolita fin dal 230.

L'alta spiritualità di queste preci, dette anche ireniche o per la pace, portanti a noi l'eco fedele dei primi secoli cristiani, la cattolicità dei desideri che le informano, non disgiunti da aspirazioni eque e moderate di grazie temporali, sono ben degne di venir prese in considerazione da noi per conformarvi le nostre intenzioni, talora troppo ristrette, e riformare il carattere unicamente egoistico di tante nostre preghiere.


Programma quaresimale

Metti Dio al centro

Santi esercizi spirituali parrocchiali

 

Dall'inizio al fine: i misteri della Genesi nella vita spirituale dell'uomo. Predicatore: don Andrea Pelozzi, Vicario di Breccia (CO). I video a questo link

 

Sante Messe feriali e liturgia delle ore

Prima delle Ss. Messe feriali recita personale di Lodi o Vespri; la domenica alle ore 17.00 Vespri comunitari e Benedizione con Reliquia della S. Croce.

 

Catechesi per adulti

Scegli fra le varie proposte a questo link

 

Via Crucis

Tutti i venerdì alle 17.00 (in particolare i ragazzi del catechismo con le famiglie); Venerdì Santo 7 aprile alle 20.30.

  

Carità

Devolvi in beneficenza il frutto delle rinunce quaresimali.

 

Buona stampa

 

Joseph Ratzinger “Introduzione allo spirito della liturgia”, edizioni San Paolo.

 

Penitenza e ascesa

Digiuno: precetto il I venerdì di Quaresima e Venerdì Santo; consigliato tutta la Quaresima tranne le Domeniche. Un solo pasto al giorno e un po’ di cibo mattino e sera, vigilando su quantità e qualità; tutti i maggiorenni fino al 60° anno.

Astinenza (magro): precetto tutti i venerdì di Quaresima. Gli altri venerdì si può sostituire con altre penitenze. Consigliata pure i sabati di Quaresima. Proibisce le carni; cibi e bevande ricercati e costosi. Dai 14 anni d’età (consigliata dai 7). Rimetti al centro Dio: rinuncia a qualcosa che ti è caro e incrementa la vita spirituale (preghiera, sane letture, carità).

 

 

Comunione con l'Arcivescovo

Segui le indicazioni riportate nel sito diocesano: www.chiesadimilano.it

 

Sacro Triduo Pasquale 6, 7, 8 aprile

 

Organízzati così da partecipare alle Sacre Funzioni (se puoi prendi ferie): Giovedì 6 ore 17.00; Venerdì 7 ore 15.00; Sabato 8 ore 17.00.



EN EGO, O BONE ET DULCISSIME JESU

ante conspectum tuum genibus me provolvo, ac maximo animi ardore te oro atque obtestor, ut meum in cor vividos fidei, spei et caritatis sensus, atque veram peccatorum meorum pœnitentiam, eaque emendandi firmissimam voluntatem velis imprimere; dum magno animi affectu et dolore tua quinque vulnera mecum ipse considero, ac mente contemplor, illud præ oculis habens, quod jam in ore ponebat tuo David propheta de te, o bone Jesu: Foderunt manus meas et pedes meos, dinumeraverunt omnia ossa mea.

ECCOMI, O MIO AMATO E BUON GESÙ

che alla Tua santissima presenza prostrato, Ti prego con il fervore più vivo di stampar nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati, e di proponimento di non offenderTi, mentre io con tutto l’amore e la compassione vado considerando le Tue cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di Te, o Gesù mio, il Santo profeta Davide: Hanno trapassato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa.



Messalino Ambrosiano

Disponibile (in sacrestia) al costo di stampa di 62 €


486. Che cosa bisogna fare per evitare la guerra?

Si deve fare tutto ciò che è ragionevolmente possibile per evitare in ogni modo la guerra, dati i mali e le ingiustizie che essa provoca. In particolare, bisogna evitare l’accumulo e il commercio delle armi non debitamente regolamentati dai poteri legittimi; le in-giustizie soprattutto economiche e sociali; le discriminazioni etniche e religiose; l'invidia, la diffidenza, l'orgoglio e lo spirito di vendetta. Quanto si fa per elimi-nar questi e altri disordini aiuta a costruir la pace e a evitar la guerra. (Comp.)

487. Quale compito ha la persona umana nei confronti della propria identità sessuale?

Dio ha creato l’uomo maschio e femmina, con uguale dignità personale, e ha iscritto in lui la vocazione dell’amore e della comunione. Spetta a ciascuno accettare la propria identità sessuale, riconoscendone l’importanza per tutta la persona, la specificità e la complementarità. (Compendio)

488. Che cosa è la castità?

La castità è la positiva integrazione della sessualità nella persona. La sessualità diventa veramente umana quando è integrata in modo giusto nella relazione da persona a persona. La castità è una virtù morale, un dono di Dio, una grazia, un frutto dello Spirito. (Compendio)


Tanti Saluti da Sonsoro

Tanti saluti dal caro amico e fratello don Bonaventura. Cliccando qui puoi vedere altre foto e aggiornamenti. Se vuoi partecipare alla raccolta di aiuti economici chiedi al don o al tuo riferimento in parrocchia!


Penitenza

Il Sacramento della Penitenza fu istituito da Gesù Cristo: «a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi li riterrete saranno ritenuti»


La MATERIA della Confessione differisce da quella degli altri Sacramenti soprattutto perché mentre negli altri è qualche cosa di materiale e sensibile, nella Penitenza sono materia gli atti stessi del penitente, cioè la contrizione, la confessione e la soddisfazione. Si deve distinguere la materia: prossima, remota, necessaria, libera.

Materia remota e necessaria del Sacramento della Penitenza sono i peccati mortali commessi dopo il Battesimo e non ancora rimessi direttamente per mezzo del Sacramento della Penitenza.

Materia remota, ma libera sono i peccati veniali non ancora rimessi per la potestà delle chiavi, come pure tutti i peccati mortali o veniali già prima direttamente rimessi. Questi peccati non sono obbligatori da confessarsi, ma sono sufficienti per ottenere la assoluzione. I tre atti del penitente, cioè la contrizione, la confessione e la soddisfazione sono materia prossima del Sacramento della Penitenza.

La FORMA della Penitenza sono le parole con le quali il Sacerdote confessore per l’autorità di Dio rimette i peccati al penitente. Leggi di più


SS. Messe Gregoriane

Sollievo per le anime dei defunti

La pratica della celebrazione delle SS. Messe Gregoriane si tratta della celebrazione ininterrotta di 30 SS. Messe a suffragio di un'Anima del Purgatorio. La pia pratica è nata così:

Un monaco del Convento di S. Gregorio Magno aveva accettato, senza il consenso del superiore, tre scudi d'oro da un suo beneficato (mancanza gravissima contro il voto di povertà, professato dai monaci). Deceduto il monaco poco tempo dopo, S. Gregorio, per dare una lezione esemplare a tutta la Comunità monastica lo fece seppellire fuori del Cimitero comune, gettando nella sua fossa i tre scudi d'oro. Qualche tempo dopo, preso da compassione, chiamò l'economo del monastero e gli disse:  «Il nostro confratello è tormentato dalle pene del Purgatorio: incomincia subito per lui la celebrazione di 30 SS. Messe, senza interromperla». 

Il monaco ubbidì; ma, per le troppe occupazioni, non pensò a contare i giorni. Una notte, gli apparve il monaco defunto e gli disse che se ne andava al Cielo, libero dalle sue pene. Si contò allora il numero delle SS. Messe celebrate in suo suffragio e si trovò che erano precisamente 30. D'allora invalse l'uso di far celebrare 30 SS. Messe per i Defunti, dette appunto Gregoriane dal nome di S. Gregorio: uso che è tuttora in vigore nei monasteri benedettini e trappisti e che Dio con molte rivelazioni ha fatto conoscere essergli molto gradito (Dialoghi, IV, 10). 

 

«Delle preghiere della terra, in Purgatorio si riceve solo quel tanto che Dio vuole che ciascun'anima riceva secondo le disposizioni meritate. E' un dolore aggiunto per queste povere Anime il vedere che le preghiere per la loro liberazione, vengono applicate a chi ne è più degno. Il sollievo di ciascun'anima è proporzionato al suo merito» (Manoscritto del Purgatorio).


RICEVERE LA SANTA COMUNIONE

Il Papa ricorda che la pratica di inginocchiarsi e ricevere la Particola sulla lingua ha a suo favore secoli di tradizione ed è segno di adorazione particolarmente espressivo. Per questo è bene riceverla così.



L’essenziale viene prima del resto, di tutto il resto!

Che cosa è essenziale? Salvarsi l’anima! Sì, perché il corpo è comunque destinato a perire, l’anima invece vive in eterno, essendo spirituale e creata direttamente da Dio. Per questo è il nostro bene più prezioso, che va custodito con sapienza e che una volta condannata all’inferno dovrà patire per sempre.

Come si custodisce l’essenziale? Mettendolo al primo posto! Sì, altrimenti sono solo parole. Ciò vuol dire S. Messa e Sacramenti: quei mezzi ordinari con cui Dio ci sorregge e salva qui ed ora, quel toccarci efficace di Gesù Salvatore.

Amico e fratello sii dunque cristianamente sapiente, anche e soprattutto nell’ormai incipiente estate (che don Bosco, il grande Santo educatore, definiva senza mezzi termini vendemmia del demonio): specialmente se sei genitore o nonno aiuta ed educa figli e nipoti alla preghiera e al rispetto del precetto della Santa Messa festiva (altrimenti come potrai a settembre far riprendere il cammino di catechismo?!).


Padre Santo, Che attraverso il Tuo Figlio Gesù riversi senza misura il dono dello Spirito, custodisci questi Tuoi servi perché siano lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Maria, aurora di salvezza, guidi e sostenga il loro ministero. Amen.

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia: sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, o principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell'Inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. Amen.

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Mt 5,13-16

Verrà giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutandosi di dare ascolto alla verità per rivolgersi alle favole. S. Paolo - Seconda lettera a Timoteo