Grande Rivelazione

Il profondo travaglio dell'anno liturgico raggiunge quest'oggi il suo altissimo premio. Una Vita Divina si riversa dal cielo su tutta la terra. È vento impetuoso che scende dall'alto per una nuova creazione del mondo (Ingr., Lez., Salm., Ep.). La Chiesa si scuote, si muove, si agita, si slancia alle sue conquiste. Dopo il Natale, età della fede, e dopo la Pasqua, primavera di speranza, suona finalmente per lei la stagione di vita che viene da Dio, la Carità. Come un fiume le sgorga dal seno quest'acqua viva, le cui onde irrompenti andranno per tutta la terra. E noi di Domenica in Domenica vedremo le meraviglie di verità e d'azione che appariranno nella Chiesa di Cristo. Egli infatti l'ha detto: Lo Spirito Santo Paraclito vi insegnerà tutto! (Vang.).


I PRIMI 9 VENERDÌ DEL MESE

A tutti quelli che, per nove mesi consecutivi, si comunicheranno al primo venerdì d'ogni mese, io prometto la grazia della perseveranza finale: essi non morranno in mia disgrazia, ma riceveranno i Santi Sacramenti (se necessari) ed il mio Cuore sarà loro sicuro asilo in quel momento estremo.

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I primi 5 Sabato del mese

A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza.

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Pensieri condivisi...

Come da calendario ambrosiano (e inveterata benché spesso dimenticata tradizione) nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì scorsi si son tenute le Litanie Minori: tre giorni di digiuno, penitenza e preghiera pubblica per ottener da Dio, Padre buono, Benedizioni. Sui nostri paesi, sul tempo atmosferico, sui frutti della terra e le acque. Eravamo 31 lunedì, 28 martedì, 26 mercoledì. È vero che Dio risparmiò il popolo ribelle per intercessione del solo Mosè, come anche è vero che spesso gli orari proposti non collimano con altre necessità (al rigurado ogni suggerimento è sempre bene accetto!), ma resta nel cuore una profonda tristezza nel costatare come i più, anche tra noi fedeli, oggigiorno ragionino e impostino le loro vite non più secondo il calendario della fede, che ha plasmato il nostro Bel Paese e le abitudini dei nostri vecchi per secoli. Salvo poi lamentarsi per ciò che non va... Che dire: Domine, miserere nobis!




I sacramentali

I Sacramentali sono moltissimi; e seguendo la generica distinzione usata dal Diritto Canonico, si possono ridurre a due grandi categorie. Sacramentali permanenti, ossia cose benedette o consacrate, e Sacramentali transeunti o azioni, alle quali si annettono grazie speciali per ordinazione della Chiesa. La maggior parte dei Sacramentali si riduce a questa seconda categoria, che si può dividere in quattro classi:

 

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492. Quali sono i principali peccati contro la castità?

Sono peccati gravemente contrari alla castità, ognuno secondo la natura del proprio oggetto: l’adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione, lo stupro, gli atti omosessuali. Questi peccati sono espressione del vizio della lussuria. Commessi su minori, tali atti sono un attentato ancora più grave contro la loro integrità fisica e morale. (Compendio)


Messalino Ambrosiano

Disponibile in sacrestia o acquistando on-line al costo di stampa di 62 €


La discesa dello Spirito Santo

E poi ecco la Luce, il Fuoco, lo Spirito Santo, entrare, con un ultimo fragore melodico, in forma di globo lucentissimo, ardentissimo, nella stanza chiusa, senza che porta o finestra sia mossa, e rimanere librato per un attimo sul capo di Maria, a un tre palmi dalla sua testa, che ora è scoperta, perché Maria, vedendo il Fuoco Paraclito, ha alzato le braccia come per invocarlo e gettato indietro il capo con un grido di gioia, con un sorriso d’amore senza confini. E dopo quell’attimo in cui tutto il Fuoco dello Spirito Santo, tutto l’Amore è raccolto sulla sua Sposa, il Globo Ss. si scinde in tredici fiamme canore e lucentissime, di una luce che nessun paragone terreno può descrivere, e scende a baciare la fronte di ogni apostolo. Ma la fiamma che scende su Maria non è una lingua di fiamma dritta sulla fronte che bacia, ma è una corona che abbraccia e cinge come un serto il capo verginale, incoronando Regina la Figlia, la Madre, la Sposa di Dio, l’incorruttibile Vergine, la Tutta Bella, l’eterna Amata e l’eterna Fanciulla che nulla cosa può avvilire e in nulla, Colei che il dolore aveva invecchiata ma che è risorta nella gioia della Risurrezione, avendo in comune col Figlio un accentuarsi di bellezza e di freschezza di carni, di sguardi, di vitalità… avendone già un anticipo della bellezza del suo glorioso Corpo assunto al Cielo ad essere il fiore del Paradiso.

Lo Spirito Santo rutila le sue fiamme intorno al capo dell’A­mata. Quali parole le dirà? Mistero! Il viso benedetto è trasfigurato di gioia soprannaturale e ride del sorriso dei Serafini, mentre delle lacrime beate sembrano diamanti giù per le gote della Benedetta, percosse come sono dalla luce dello Spirito Santo.

Il Fuoco rimane così per qualche tempo… E poi dilegua… Della sua discesa resta a ricordo una fragranza che nessun terrestre fiore può sprigionare… Il profumo del Paradiso… Per leggere l'intero capitolo clicca qui: www.valtortamaria.com


CELEBRAZIONE MENSILE DI SUFFRAGIO

Con questo mese vorrei iniziare, anche se sarebbe più appropriato dire recuperare, un’importante tradizione delle nostre parrocchie: l’Ufficiatura per i defunti Come insegna il catechismo è cosa preziosa suffragare per le anime dei cari morti, affinché abbia ad abbreviarsi la loro permanenza tra le fiamme dolorose e purificatrici del Purgatorio. Anime che, una volta giunte nel Santo Paradiso, ricambieranno intercedendo per noi. Dunque ogni primo lunedì del mese, salvo feste che suggeriscano una traslazione, la Santa Messa, con il relativo Ufficio dei defunti, sarà per tutte le anime purganti, in special modo per coloro che vorrete ricordare attraverso l’offerta della vostra presenza orante e munifica. Chi avesse desiderio di ricordare uno o più defunti in particolare, comunichi i nominativi per tempo in sacrestia. Dio ve ne renderà merito.


SS. Messe Gregoriane

Sollievo per le anime dei defunti

La pratica della celebrazione delle SS. Messe Gregoriane si tratta della celebrazione ininterrotta di 30 SS. Messe a suffragio di un'Anima del Purgatorio. La pia pratica è nata così:

Un monaco del Convento di S. Gregorio Magno aveva accettato, senza il consenso del superiore, tre scudi d'oro da un suo beneficato (mancanza gravissima contro il voto di povertà, professato dai monaci). Deceduto il monaco poco tempo dopo, S. Gregorio, per dare una lezione esemplare a tutta la Comunità monastica lo fece seppellire fuori del Cimitero comune, gettando nella sua fossa i tre scudi d'oro. Qualche tempo dopo, preso da compassione, chiamò l'economo del monastero e gli disse:  «Il nostro confratello è tormentato dalle pene del Purgatorio: incomincia subito per lui la celebrazione di 30 SS. Messe, senza interromperla». 

Il monaco ubbidì; ma, per le troppe occupazioni, non pensò a contare i giorni. Una notte, gli apparve il monaco defunto e gli disse che se ne andava al Cielo, libero dalle sue pene. Si contò allora il numero delle SS. Messe celebrate in suo suffragio e si trovò che erano precisamente 30. D'allora invalse l'uso di far celebrare 30 SS. Messe per i Defunti, dette appunto Gregoriane dal nome di S. Gregorio: uso che è tuttora in vigore nei monasteri benedettini e trappisti e che Dio con molte rivelazioni ha fatto conoscere essergli molto gradito (Dialoghi, IV, 10). 

 

«Delle preghiere della terra, in Purgatorio si riceve solo quel tanto che Dio vuole che ciascun'anima riceva secondo le disposizioni meritate. E' un dolore aggiunto per queste povere Anime il vedere che le preghiere per la loro liberazione, vengono applicate a chi ne è più degno. Il sollievo di ciascun'anima è proporzionato al suo merito» (Manoscritto del Purgatorio).


Tanti Saluti da Sonsoro

Tanti saluti dal caro amico e fratello don Bonaventura. Cliccando qui puoi vedere altre foto e aggiornamenti. Se vuoi partecipare alla raccolta di aiuti economici chiedi al don o al tuo riferimento in parrocchia!


Penitenza

Il Sacramento della Penitenza fu istituito da Gesù Cristo: «a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi li riterrete saranno ritenuti»


La MATERIA della Confessione differisce da quella degli altri Sacramenti soprattutto perché mentre negli altri è qualche cosa di materiale e sensibile, nella Penitenza sono materia gli atti stessi del penitente, cioè la contrizione, la confessione e la soddisfazione. Si deve distinguere la materia: prossima, remota, necessaria, libera.

Materia remota e necessaria del Sacramento della Penitenza sono i peccati mortali commessi dopo il Battesimo e non ancora rimessi direttamente per mezzo del Sacramento della Penitenza.

Materia remota, ma libera sono i peccati veniali non ancora rimessi per la potestà delle chiavi, come pure tutti i peccati mortali o veniali già prima direttamente rimessi. Questi peccati non sono obbligatori da confessarsi, ma sono sufficienti per ottenere la assoluzione. I tre atti del penitente, cioè la contrizione, la confessione e la soddisfazione sono materia prossima del Sacramento della Penitenza.

La FORMA della Penitenza sono le parole con le quali il Sacerdote confessore per l’autorità di Dio rimette i peccati al penitente. Leggi di più


RICEVERE LA SANTA COMUNIONE

Il Papa ricorda che la pratica di inginocchiarsi e ricevere la Particola sulla lingua ha a suo favore secoli di tradizione ed è segno di adorazione particolarmente espressivo. Per questo è bene riceverla così.



L’essenziale viene prima del resto, di tutto il resto!

Che cosa è essenziale? Salvarsi l’anima! Sì, perché il corpo è comunque destinato a perire, l’anima invece vive in eterno, essendo spirituale e creata direttamente da Dio. Per questo è il nostro bene più prezioso, che va custodito con sapienza e che una volta condannata all’inferno dovrà patire per sempre.

Come si custodisce l’essenziale? Mettendolo al primo posto! Sì, altrimenti sono solo parole. Ciò vuol dire S. Messa e Sacramenti: quei mezzi ordinari con cui Dio ci sorregge e salva qui ed ora, quel toccarci efficace di Gesù Salvatore.

Amico e fratello sii dunque cristianamente sapiente, anche e soprattutto nell’ormai incipiente estate (che don Bosco, il grande Santo educatore, definiva senza mezzi termini vendemmia del demonio): specialmente se sei genitore o nonno aiuta ed educa figli e nipoti alla preghiera e al rispetto del precetto della Santa Messa festiva (altrimenti come potrai a settembre far riprendere il cammino di catechismo?!).


Padre Santo, Che attraverso il Tuo Figlio Gesù riversi senza misura il dono dello Spirito, custodisci questi Tuoi servi perché siano lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Maria, aurora di salvezza, guidi e sostenga il loro ministero. Amen.

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia: sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, o principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell'Inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. Amen.

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Mt 5,13-16

Verrà giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutandosi di dare ascolto alla verità per rivolgersi alle favole. S. Paolo - Seconda lettera a Timoteo