DIO ESISTE, PAROLA DI ARISTOTELE

BREVE CENNO SULLA LOGICA ARISTOTELICA CIRCA L'ESISTENZA DI DIO

 

Aristotele è l'autore di una delle argomentazioni filosofiche dell'esistenza di Dio che poi sono state riprese e varie volte riformulate nel corso della storia del pensiero occidentale (per esempio da Tommaso d'Aquino). Ovviamente qui non posso menzionare alcune rigorizzazioni svolte successivamente circa questa argomentazione e mi limito a sintetizzarla (semplificandola) in modo succinto (attingendo soprattutto da Aristotele, Fisica, VIII, 5).

  1. Ogni movimento di un ente X, o di una parte X di un ente, è causato da un ente Y, o da una parte Y di ente, distinti dall'ente X che è in movimento o da quella parte X di ente che è in movimento (negli enti che si automovono una parte muove un'altra parte: per esempio, il dito è mosso dalla mano, la mano è mossa dal braccio, il quale è mosso dal cervello, il quale è mosso dalla volontà dell'uomo, che si prefigge un certo fine, per esempio digitare su una tastiera di computer). 
  2. Questo principio Y del movimento di X può essere: immobile o mosso. 
  3. Se questo principio motore Y è a sua volta mosso esige a sua volta (cfr. 1) un ulteriore principio motore Z del suo movimento, il quale può essere: immobile o mosso. 
  4. Se all'origine del movimento non esistesse un motore immobile, si avrebbe una serie infinita di motori mossi, bisognerebbe retrocedere all'infinito per spiegare il movimento. 
  5. Ma, in tal caso, il movimento, che pur noi constatiamo, non esisterebbe. Infatti, questi infiniti motori sarebbero motori che ricevono il movimento dal motore precedente e che lo trasmettono al motore successivo, ma nessuno di essi originerebbe il movimento (per capire intuitivamente il concetto di Aristotele: una lampada può stare sollevata in aria se gli anelli della catena non sono infiniti, bensì sono in numero finito e se all'inizio c'è qualcosa che non è un anello, bensì è il soffitto). 
  6. Senza un'origine del movimento, il movimento, che noi constatiamo, non esisterebbe. 
  7. Dunque esiste un Primo Motore Immobile, cioè Dio. 

Questo testo è stato estratto dall'articolo:

Aristotele genio assoluto

pubblicato sulla rivista apologetica

il Timone n°157 - novembre 2016