NUOVO IMPIANTO di RISCALDAMENTO

NELLA CHIESA PARROCCHIALE DI CAVAGNANO

Al di là di ogni considerazione riguardante l’utilizzo che riusciremo a fare in futuro della nostra chiesa abbiamo valutato varie opportunità per dotare la chiesa di un impianto di riscaldamento che possa dare ai fedeli che frequentano nel periodo invernale una sufficientemente piacevole sensazione di benessere. Sono state valutate queste opportunità con relativi vantaggi e svantaggi.

Riscaldamento a pavimento: miglior soluzione dal punto di vista benessere, ma costi elevati e lunghi tempi di non disponibilità della chiesa (eliminazione pavimento esistente, posa impianto, acquisto e posizionamento caldaia a metano, posa nuovo pavimento). Elevato costo di gestione (l’impianto deve essere sempre acceso a fronte di un utilizzo di poche ore a settimana).

 

Pedane in legno riscaldate elettricamente: costo iniziale inferiore alla soluzione precedente ma costi elevati di gestione. Con pedane riscaldate ad acqua calda, si ricadrebbe nel caso precedente, con la sola riduzione parziale dei costi iniziali.

 

Sistema di irraggiamento ad infrarossi: costi iniziali molto ridotti rispetto ai precedenti: dopo la stipula del nuovo contratto luce (stimato in 36 Kw, contro gli attuali 6 Kw), il lavoro da eseguire è quello di acquistare ed installare 8/10 lampade del tutto simili a lampade per l’illuminazione (anche se decisamente più costose) senza nessun intervento murario sulla struttura della Chiesa. Costi di gestione molto ridotti, soprattutto in virtù del fatto che l’impianto va acceso solo quando si utilizza la chiesa (circa 7 € per ora di accensione). Su che principio si basa questo sistema? La trasmissione del calore per irraggiamento si basa sul principio dei raggi infrarossi la cui energia termica, incontrando un altro corpo più freddo si trasforma istantaneamente in calore. Cioè i raggi infrarossi hanno il potere di riscaldare i corpi su cui incidono. Non è assolutamente  necessario andare a riscaldare grandi volumi d’aria all’interno della chiesa per ottenere un livello di confort. Gli emettitori infatti riscaldano solo le superfici degli oggetti senza interessare direttamente l’aria. L’energia infrarossa non ha alcun effetto fotochimico, ma attraversa l’atmosfera dell’ambiente senza interessare l’aria e scaldando solo oggetti materiali quali panche, sedie, pavimento, pareti, ed ovviamente le persone. Per renderci conto dell’effetto dei raggi infrarossi pensiamo all’irraggiamento solare: quando in belle giornate invernali usciamo dalla nostra chiesa, all’ombra abbiamo una netta percezione di freddo, mentre spostandoci al sole (zona ingresso ACLI)  la percezione cambia e si gode un piacevole tepore: ebbene la temperatura dell’aria è assolutamente  la stessa e non potrebbe essere diversamente, non essendoci nessuna divisione, ma ben diversa la sensazione di calore!

 

Queste considerazioni hanno portato, naturalmente, alla scelta di questa tipologia di impianto. In definitiva i vantaggi più significativi valutati nella scelta effettuata sono stati:

  1. anzitutto la possibile parzializzazione dell’uso dell’impianto in relazione all’afflusso dei fedeli ed alle condizioni climatiche esterne;
  2. flessibilità di posizionamento e di modifica delle fonti di calore; i
  3. ntervento strutturale minimo mantenendo l’equilibrio architettonico ed evitando opere murarie onerose e deturpanti;
  4. soppressione di impiantistica ingombrante quali bruciatori, caldaie, collettori vari con recuperi di spazi peraltro difficili da reperire all’interno della chiesa;
  5. abolizione di combustibili tradizionali (metano) sostituiti da energia pulita;
  6. assenza di rumori e risonanze;
  7. eliminazione di costi manutenzione periodica di bruciatori e caldaie sottoposte a norme di sicurezza e sistemi di prevenzione incendi;
  8. economicità dei costi iniziali di installazione rispetto ad altri interventi;
  9. da ultimo un risparmio di gestione rispetto ai costi del metano.

Tenuto conto che ogni chiesa è comunque un caso a se stante sarà necessario un periodo di rodaggio iniziale nel quale verificheremo i tempi di riscaldamento in funzione della temperatura esterna per garantire a tutti i fedeli una piacevole sensazione di calore all’entrata in Chiesa. Come detto, abbiamo comunque scelto la soluzione  meno costosa. Costretti anche dalla situazione economica della parrocchia.

 

Chiunque volesse darci una mano, lo faccia con generosità e poi, in futuro, frequenti la chiesa con assiduità, godendone il piacevole tepore.

 

I Fabbriceri di Cavagnano con don Nicolò