Dignità del Sacerdozio

Gli Ordini si distinguono in Maggiori e Minori.

Il Sacerdozio nel Nuovo Testamento. Gli Apostoli col dilatarsi della Chiesa non bastando più da soli a compiere le loro mansioni si associarono l’opera di alcuni ministri ed elessero i primi sette Diaconi come aiutanti.

 

Ma la Chiesa cresceva ancora e i diaconi non bastavano per tutti i fedeli: ecco che vengono eletti e creati altri aiutanti ai diaconi stessi chiamati Suddiaconi e crescendo sempre le necessità dei fedeli si istituirono, ad imitazione della Vecchia Sinagoga, varie categorie minori di sacri ministri a seconda dei vari compiti del santuario: ed ecco la Chiesa istituire gli ordini Minori. Così si è stabilita la grandiosa gerarchia del Sacerdozio cattolico, voluta da Gesù Cristo. Gli Ordini si distinguono in Maggiori e Minori. I Maggiori sono: Episcopato, Presbiterato, Diaconato e Suddiaconato. I Minori sono: Accolitato, Esorcistato, Lettorato ed Ostiariato. Gli Ordini Maggiori si dicono in modo speciale sacri, ed essi soltanto costituiscono il Sacramento dell’Ordine, benché circa il Suddiaconato vi sia disparità di pareri tra i teologi.

 

 

La Gerarchia è duplice: l’una comprende i gradi dell’Ordine sacro, ed è detta perciò di ordine; ad essa appartengono i Vescovi, i Sacerdoti e gli altri ministri; e per mezzo di essa si consegue la potestà di amministrare i Sacramenti e di compiere le funzioni sacre; l’altra comprende i gradi della giurisdizione ecclesiastica, ed è detta gerarchia di giurisdizione con la quale si ha la potestà di governare i fedeli in riguardo alla loro salute eterna; comprende il supremo pontificato del Sommo Pontefice, l’Episcopato ad esso subordinato, e altri gradi inferiori istituiti dalla Chiesa. È dogma di fede che la sacra gerarchia, sia di ordine che di giurisdizione, è istituzione di Gesù Cristo Stesso.

 

Dignità del Sacerdozio. Di qui appare manifesta la dignità altissima del Sacerdozio. Sublime per due motivi specialmente: per il potere sul Corpo reale di Gesù Cristo Che rende presente nella Santissima Eucaristia, e per il potere sul Suo Corpo mistico, la Chiesa, Che governa con la missione sublime di condurre gli uomini alla santità e alla vita eterna. Missione divina, essenzialmente spirituale. Tutto è nobile e sublime, tutto è divino nella dignità e nei compiti del Sacerdote.

 

«O Sacerdote, esclama S. Agostino, se contempli l’altezza dei cieli, tu sei più alto; se consideri la grandezza dei re, tu sei più grande, a nessun altro sei inferiore, fuorché a Dio Creatore. Dinanzi a questo grande privilegio stupisce il cielo, rimane meravigliata la terra, si prostra l’uomo, si spaventa l’inferno, atterrisce il demonio». Grande è dunque la dignità sacerdotale, ma gravi sono le responsabilità, gravi le difficoltà e i doveri che comporta. È un’altezza che spaventa. Spesso pene e travagli toccano il sacerdote. Quanti affanni, quante sollecitudini! La divina grazia però lo sorregge nella sua missione. È quindi confortante il pensiero che Dio non nega i Suoi aiuti a quelli che sono chiamati dal cielo ad essere degni dell’ufficio che ricoprono con la santità della vita, con la scienza e lo zelo corrispondenti a questo sacro ministero. (continua)