13. LETTERA ENCICLICA AD CATHOLICI SACERDOTII

AI VENERABILI FRATELLI PATRIARCHI, PRIMATI, ARCIVESCOVI, VESCOVI E AGLI ALTRI ORDINARI LOCALI CHE HANNO PACE E COMUNIONE CON LA SEDE APOSTOLICA: SUL SACERDOZIO CATTOLICO.

La preparazione, il seminario.

Se così alta è la dignità del sacerdozio e così eccelse le doti che richiede, ne segue, venerabili fratelli, l'imprescindibile necessità di dare ai candidati del santuario una formazione proporzionata. La Chiesa, conscia di questa necessità, per nessun'altra cosa forse, lungo i secoli, ha mostrato tanto tenera sollecitudine e materna premura come per la formazione dei suoi sacerdoti. Essa non ignora che, se le condizioni religiose e morali dei popoli dipendono in gran parte dal sacerdozio, l'avvenire stesso del sacerdote dipende dalla formazione ch'egli avrà ricevuto, essendo anche per lui verissimo il detto dello Spirito Santo: "Il giovinetto secondo la via che ha presa, anche quando sarà invecchiato non se ne scosterà". Perciò la Chiesa, mossa dallo Spirito Santo, ha voluto che dappertutto si erigessero Seminari dove si allevino e si educhino con singolare cura i candidati al sacerdozio.

 

La cura dei Seminari. Il Seminario dunque è e deve essere la pupilla degli occhi vostri, o venerabili fratelli, quanti dividete con Noi il formidabile peso del governo della Chiesa, è e deve essere l'oggetto precipuo delle vostre sollecitudini.

 

Accurata soprattutto deve essere la scelta dei superiori, dei maestri e in modo particolare del direttore spirituale, che ha una parte sì delicata e sì importante nella formazione dell'anima sacerdotale. Date ai vostri seminari i migliori sacerdoti, né temiate di sottrarli anche a cariche apparentemente più rilevanti, ma che in realtà non possono venire a confronto con quest'opera capitale e insurrogabile; cercateli anche altrove, dovunque ne troviate di veramente atti a sì nobile scopo; siano tali che insegnino, prima con l'esempio che con la parola, le virtù sacerdotali e sappiano infondere con la dottrina uno spirito sodo, virile, apostolico; facciano fiorire nel seminario la pietà, la purezza, la disciplina, lo studio, premunendo prudentemente gli animi giovanili, non solo contro le tentazioni presenti, ma anche contro i pericoli ben più gravi a cui si troveranno poi esposti nel mondo, in mezzo al quale dovranno vivere "per far tutti salvi".

 

E affinché i futuri sacerdoti possano avere quella scienza che i nostri tempi esigono, come sopra abbiamo esposto, è di somma importanza che, dopo una soda formazione negli studi classici, siano bene istituiti ed esercitati nella filosofia scolastica "secondo il metodo, la dottrina e i princìpi del Dottore Angelico". Questa "philosophia perennis", come la chiamava il Nostro grande Predecessore Leone XIII, non solo è loro necessaria per approfondire il dogma, ma li premunisce efficacemente contro gli errori moderni, quali che essi siano, rendendo la loro mente atta a distinguere nettamente il vero dal falso, e in ogni questione di qualunque genere o in altri studi che dovranno fare, darà loro una chiarezza di vista intellettuale che supererà di molto quella di altri, privi di questa formazione filosofica, anche se dotati d'una più vasta erudizione.

 

Che se, come avviene specialmente in alcune regioni, la poca estensione delle diocesi o la dolorosa scarsità degli alunni o la mancanza di mezzi e di uomini adatti non permettesse a ciascuna diocesi di avere un proprio seminario ben ordinato secondo tutte le leggi contenute nel codice di diritto canonico e secondo le altre prescrizioni ecclesiastiche, sommamente conviene che i vescovi della regione fraternamente si aiutino ed uniscano le loro forze concentrandole in un seminario comune, che risponda interamente all'alto suo scopo.

 

I grandi vantaggi di tale concentrazione compensano largamente i sacrifici sostenuti per conseguirli; anche il sacrificio, talvolta doloroso al cuore paterno del vescovo, di vedere temporaneamente allontanati i suoi chierici dal pastore, che vorrebbe trasfondere egli stesso il suo spirito apostolico nei suoi futuri collaboratori, e dal territorio che dovrà essere il campo del loro ministero, sarà poi ripagato dal riceverli meglio formati e più forniti di quello spirituale patrimonio che profonderanno in maggior copia e con maggior frutto a beneficio della loro diocesi.

 

E perciò Noi non abbiamo mai tralasciato di incoraggiare e promuovere e favorire tali iniziative, spesso anzi le abbiamo suggerite e raccomandate; dal canto Nostro poi, dove l'abbiamo creduto necessario, abbiamo Noi stessi eretto o migliorato o ampliato parecchi di tali seminari regionali, come a tutti è noto, non senza grandi spese e gravi cure, e continueremo, con l'aiuto di Dio, ad adoperarCi con tutto lo zelo anche per l'avvenire per un'opera che riputiamo tra le più giovevoli al bene della Chiesa.